Il parquet per esterni, conosciuto anche con il termine inglese “decking”, è una pavimentazione molto in voga per l’alta resa estetica e il comfort tipici del legno, che ben si adattano all’outdoor: rispetto a un parquet in legno per interni però i fattori da considerare sono diversi. Vediamo tutto quello che c’è da sapere prima di scegliere il decking per i tuoi esterni!
Esterni in legno: una finitura tradizionale che fa tendenza
Gli esterni in legno non sono una novità, basti pensare ai terrazzi e alle facciate delle case di montagna. Negli ultimi anni questo tipo di finitura ha preso piede un po’ ovunque, dalla pianura alle zone marittime e non c’è da stupirsene: la bellezza del legno è indiscutibile e grazie a un’infinità di tipologie questo materiale naturale si adatta davvero a ogni contesto.
Il parquet per esterni, una soluzione elegante per pavimenti e facciate
Il decking è una soluzione raffinata che si presta alla pavimentazione di terrazzi, balconi, giardini e bordo piscina, e al rivestimento di facciate (in questo caso prende il nome di cladding, che indica la posa su superfici verticali). Oltre alla varietà di essenze è possibile scegliere tra diversi formati: grandi listoni, listoni standard e quadrotte, a loro volta disponibili in versione liscia o scanalata.
Ma se per un parquet in legno da interni il primo fattore di scelta è il colore (e successivamente la specie legnosa e il tipo di posa) all’esterno non vale questa “regola”. Ti stai chiedendo il perché? Continua a leggere: te lo spieghiamo nei pro e i contro di un pavimento in legno per esterni.
I pro e i contro di un parquet in legno per esterni
Abbiamo raccolto 5 ottimi motivi per dire sì al decking in legno per gli esterni di casa tua: ma ce ne sono altrettanti che possono scoraggiare la scelta del legno per la pavimentazione e il rivestimento delle superfici outdoor. Conoscere i pro e i contro ti aiuterà nel decidere se effettivamente vale la pena optare per questa soluzione o cercare un’alternativa più valida! Ecco 5 motivi per scegliere il decking in legno:
Estetica
Diciamo che la bellezza naturale del legno è innegabile ed è il primo fattore che porta a considerare il parquet come soluzione per gli esterni: grazie al suo fascino senza tempo si adatta a contesti dal gusto più classico come a quelli di carattere contemporaneo.
Comfort
La sola vista del legno è capace di evocare una sensazione di calore, per non parlare del comfort “tattile”: quanto è piacevole camminare a piedi scalzi su un pavimento in legno in casa? Ecco, all’esterno forse lo è ancora di più, considerando che anche nelle giornate di sole rovente puoi stare a contatto con il decking senza scottarti, cosa che succede con pavimentazioni in pietra o cemento per esempio.
Ecocompatibilità
Il legno è una scelta sostenibile: è un materiale rinnovabile (deve essere però certificato FSC) e riciclabile, che richiede poca energia sia per produrlo che per poi utilizzarlo; inoltre non rilascia sostanze nocive per l’ambiente e la salute delle persone.
Posa
La posa di un decking in legno è semplice e veloce rispetto alla realizzazione di un pavimento in altri materiali, aggiungiamo anche che la posa di un pavimento in legno, per la natura duttile e flessibile del materiale stesso, fa sì che eventuali scosse di assestamento del terreno non provochino danni alla pavimentazione.
Durabilità
Le costruzioni in legno durano fino a 50 anni, un tempo di vita che può allungarsi notevolmente con una manutenzione ottimale, finalizzata al mantenimento delle caratteristiche strutturali.
E ora, i contro. I 5 motivi per escludere il legno per la pavimentazione outdoor:
Degradazione
Non c’è nulla da fare: il legno esposto agli agenti atmosferici diventa grigio. Ecco finalmente spiegato perché il colore non è il primo elemento da considerare quando si sceglie un parquet in legno per esterno! Questo processo non si può contrastare del tutto ma è possibile rallentarlo con dei trattamenti specifici.
Deformazione
I manufatti in legno, per quanto durevoli, sono soggetti a deformazione: un problema che se in alcuni casi è trascurabile, non lo è quando si parla di una superficie calpestabile, che dovrebbe essere piana. In estate le alte temperature possono causare un’eccessiva diminuzione dell’umidità del legno e di conseguenza il ritiro delle fibre, che portano le tavole a deformarsi: un fenomeno che si accentua al crescere delle dimensioni dei listoni.
Errori di progettazione
È risaputo che l’umidità è nemica del legno: per essere precisi non si tratta dell’umidità in sé, ma il continuo ciclo di umidificazione e asciugatura. La progettazione e la successiva posa devono tenere conto di questo aspetto, ossia evitare l’assorbimento di notevoli quantità di umidità che viene poi rilasciata alla struttura portante e alla pavimentazione stessa, che marcisce: perciò è importante affidarsi a un progettista che conosca i giusti materiali per la struttura di supporto e sappia calcolare correttamente le pendenze per il deflusso delle acque meteoriche.
Manutenzione costante
L’abbiamo già visto per quanto riguarda il colore e le caratteristiche strutturali: il decking in legno richiede cura e attenzioni costanti per mantenere tutte le caratteristiche per cui è una buona cosa sceglierlo. Valuta se ti senti effettivamente di impegnarti (in termini di attenzione, tempo e costi) in una costante manutenzione del parquet esterno.
Prezzo
L’abbiamo lasciato per ultimo ma anche il prezzo del decking è una nota dolente: un pavimento in legno da esterno non è esattamente una scelta a buon mercato. Indipendentemente dal fatto che tu scelga o meno un’essenza prestigiosa (come il teak) il costo si aggira tra i 100 e i 200 € al mq.
Quindi, parquet in legno da esterno: sì o no?
Abbiamo visto tutti gli elementi a favore o contro la scelta di pavimentare (o rivestire le pareti) all’esterno con il legno: se i contro non ti spaventano per nulla, o pensi che in fin dei conti ne valga comunque la pena… vai e goditi la bellezza e gli altri vantaggi del decking in legno!Diversamente, se i rischi che si possono incontrare durante la progettazione, la manutenzione e il prezzo ti fanno vacillare nella scelta, c’è una valida alternativa che ti permette di godere dei pregi del decking per esterno, rinunciando agli elementi a sfavore!
Una soluzione alternativa al parquet in legno da esterno: il WPC
Ebbene sì, esiste un’alternativa al decking in legno ed è il decking in WPC: un materiale artificiale effetto legno piacevole al tatto, sicuro e resistente all’abrasione, agli agenti atmosferici, a tarli e muffe.
Ma cosa significa WPC? È un acronimo di Wood Plastic Composite, si tratta infatti di un materiale creato per estrusione a caldo legando scarti di legno polverizzato a un materiale plastico formato da polimeri e additivi.
Il decking in WPC è un perfetto sostituto del decking in legno perché:
- ha la stessa resa estetica
- è piacevole al tatto
- è un materiale sostenibile
Tutto qui? Ovviamente no perché ci sono grandi vantaggi per cui preferire il WPC come alternativa al parquet da esterno il legno: è molto più economico, indistruttibile (non si rompe, non si crepa, resiste agli agenti atmosferici e non si deforma, anche perché è un materiale impermeabile all’acqua).
Ti stai affezionando all’idea di un decking in WPC? Fai bene, come quello in legno è adatto a rivestire tutte le aree esterne come piscine, giardini, balconi, terrazzi e facciate.Se vuoi saperne di più – e verificare con i tuoi occhi e con mano le caratteristiche del WPC, passa a trovarci in negozio e scopri la nostra gamma di parquet per esterni firmata SKEMA, un vero specialista nel panorama dei rivestimenti!
Sei in aria di ristrutturazione? Ti consigliamo 3 interventi che miglioreranno l’efficienza energetica della tua abitazione: oltre al cappotto termico, puoi ridurre i consumi e accrescere il comfort tra le pareti di casa con altre due soluzioni da mettere a preventivo nella ristrutturazione delle facciate esterne.
Non solo cappotto: pitture e tende da esterno per migliorare l’isolamento termico
Il sistema a cappotto è la prima soluzione a cui pensiamo quando si tratta di isolare un edificio: non a torto, resta infatti uno dei capisaldi dell’isolamento termico e del conseguente efficientamento energetico.Forse però non hai mai considerato il ruolo che possono avere la pittura da applicare sulle facciate esterne e l’installazione delle tende da sole: questi interventi migliorano l’estetica degli edifici, ma contribuiscono anche a un comfort termico superiore e a risparmi energetici.
Cappotto termico: l’intervento numero 1 per stare bene in casa e risparmiare
Come abbiamo visto è la tecnica più efficace per creare una barriera termica tra l’esterno e l’interno dell’edificio.
In cosa consiste esattamente l’isolamento con cappotto – o isolamento termico a cappotto? Si tratta di applicare uno strato di materiale isolante sulla superficie esterna dell’immobile, comunemente realizzato con polistirene espanso (EPS), polistirene estruso (XPS) o lana di roccia.
L’efficacia di questo intervento tuttavia dipende dalla scelta del materiale abbinata a una corretta installazione: solo un’applicazione accurata garantisce il miglioramento dell’efficienza energetica, la riduzione delle spese di riscaldamento e raffreddamento e un maggiore comfort abitativo.
Pitture riflettenti: la pittura per esterni co-protagonista nell’efficientamento energetico
Innanzitutto: sapevi che il colore scelto per gli esterni di un edificio può influenzare il calore assorbito o riflettuto dalle facciate?
Oltre al fattore colore però quello che conta per il ruolo della pittura nell’isolamento termico è la sua composizione: le migliori alleate del cappotto termico (o sostituite nel caso non sia possibile l’isolamento a cappotto) sono le pitture riflettenti, disponibili sia per le facciate che per rivestire il tetto.
Queste pitture contengono pigmenti riflettenti o particelle che respingono i raggi solari incidenti – riducendo così il surriscaldamento dell’edificio: in estate le pitture riflettenti anti-irraggiamento supportano l’azione del cappotto termico migliorando le capacità del sistema isolante e contrastando il passaggio del calore all’interno dell’edificio.
Oltre al beneficio del risparmio sulla bolletta del condizionatore, le pitture riflettenti funzionano anche come protettivi del pannello isolante che, esposto alla luce solare, può raggiungere temperature così elevate (anche oltre 80°C) da correre il rischio di crepe o deformazioni. Nella stagione invernale invece contribuiscono a mantenere stabile la temperatura interna, riducendo la dispersione di calore.
La funzione isolante delle tende esterno
Il terzo intervento per ottimizzare l’isolamento termico della tua abitazione riguarda le tende da esterno: installarle (o sostituirle se già presenti e usurate) contribuirà a ridurre la dispersione di calore in inverno e a limitare l’ingresso del calore esterno nella stagione estiva.
I materiali isolanti utilizzati per realizzare le tende da esterno impediscono il passaggio del calore attraverso le finestre: ecco perché le tende riducono il surriscaldamento interno in estate, mentre in inverno trattengono il calore.
Questo si traduce in un notevole risparmio energetico e riduzione delle bollette: infatti oltre a offrire una piacevole zona d’ombra (e di privacy) in giardino o terrazzo, il principio alla base delle tende da esterno è la riflessione e l’assorbimento della luce solare. Grazie a questo meccanismo naturale puoi godere di una temperatura confortevole in casa durante tutto l’anno e risparmiare sui consumi di caloriferi e condizionatori.
Oltre ai vantaggi funzionali, le tende da esterno possono migliorare l’estetica dell’edificio, un beneficio da non sottovalutare in fase di ristrutturazione!
Vedrai che l’azione combinata di questi tre interventi sulle facciate avrà come effetto un significativo risparmio sul lungo periodo: il benessere tra le mura di casa invece lo noterai già nell’immediato.
Se hai dubbi o desideri un consiglio (per esempio, anche il modello di tenda – a bracci, a caduta, a cappottina, ecc. fa la differenza e va scelto in base alle diverse esigenze) contattaci per una consulenza gratuita!